L’anello dell’argilla si caratterizza per il passaggio in un territorio ricco di cave di caolino, che vengono costeggiate in diversi punti, Funtanamela a Laconi, Pitzu rubiu a Nurallao e nei pressi di Crastu.
L’anello dell’argilla si caratterizza per il passaggio in un territorio ricco di cave di caolino, che vengono costeggiate in diversi punti, Funtanamela a Laconi, Pitzu rubiu a Nurallao e nei pressi di Crastu.
L’anello dell’argilla si caratterizza per il passaggio in un territorio ricco di cave di caolino, che vengono costeggiate in diversi punti (Funtanamela a Laconi, Pitzu rubiu a Nurallao e nei pressi di Crastu), in una varietà di paesaggi e ambienti naturali di notevole interesse.
Partendo dal centro di Laconi ci si dirige verso la vecchia stazione ferroviaria nella parte nord dell’abitato. Da lì, attraversati i binari della linea a scartamento ridotto Mandas-Sorgono, si attraversa la bellissima foresta di Funtanamela, ricca di specie arboree ed arbustive autoctone, fino alla S.P. 52 bis. All’interno della foresta è possibile vedere il cervo sardo e il cavallo selvatico del Sarcidano. Altra peculiarità della foresta è la presenza della tartufaia e durante la primavera di una esplosione floreale resa unica dalle orchidee selvatiche.
Si costeggia la provinciale per un tratto di circa 1,500 km fino alla deviazione per la borgata agraria di Bau Sa Mela, in territorio di Nurallao. Con un tratto di discesa su asfalto, tra un’imponente foresta di lecchi e roverelle, si raggiunge l’abitato di Nurallao. Nel parco comunale di Funtana Is Arinus, è possibile ristorarsi all’ombra su comodi tavoli in legno, rifornirsi d’acqua alla fontana e raggiungere le bellissime cascate con salti di oltre 15 metri, con le quali il Rio Sarcidano inizia la sua corsa verso il lago Is Barroccus. All’ingresso del paese di Nurallao è possibile deviare sul costone che protegge il paese per una visita all’ex forno, e rifornirsi d’acqua alla fontana.
Da Nurallao, attraversando frutteti, vigne e campi coltivati il ponte di S’Ena de Forru sulla ex tratta ferroviaria Villacidro-Isili (oggi pista ciclabile), da dove è possibile visitare con una piccola deviazione la vicina tomba megalitica di Aiodda e la chiesa campestre di San’Elia Profeta, venerato a Nuragus. Da qui si arriva Nuragus, si prende la strada che porta alla suggestiva borgata di Crastu costituita negli anni Cinquanta, a seguito della legge di riforma fondiaria, e, costeggiata la vecchia cava di caolino ormai abbandonata, si raggiunge Laconi a chiusura dell’anello.
È possibile effettuare un anello più breve e con meno ascesa senza passare dalla Foresta di Funtanamela.